Aspetti Medico-Legali per Professionisti Sanitari

Opportunità, Requisiti e Procedura

Gli aspetti medico-legali sono una componente sempre più rilevante nella pratica clinica quotidiana. Che si tratti di responsabilità professionale, contenziosi o perizie, è fondamentale che i professionisti sanitari siano preparati ad affrontare tali tematiche anche assumendo ruoli attivi all’interno del sistema giudiziario come CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio) o CTP (Consulente Tecnico di Parte).

La Legge 8 marzo 2017, n. 24, nota come Legge Gelli-Bianco, ha riaffermato con forza il ruolo fondamentale della consulenza tecnica nell’ambito della responsabilità civile sanitaria. Entrata in vigore il 1° aprile 2017, questa normativa ha sottolineato l’importanza della sicurezza delle cure e della tutela della persona assistita, evidenziando come la valutazione tecnica specialistica rappresenti uno strumento essenziale nell’accertamento processuale.

In questo contesto, le consulenze tecniche e le perizie sono strumenti largamente utilizzati nei procedimenti giudiziari, sia in ambito civile che penale, quando si discute di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie.

Il contributo dell’esperto sanitario può avvenire:

  • Su incarico del giudice, in qualità di Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU)
  • Su nomina di una delle parti in causa, in qualità di Consulente Tecnico di Parte (CTP)

Queste figure sono chiamate a fornire una valutazione tecnico-scientifica imparziale o di parte, giocando un ruolo cruciale nel chiarire aspetti clinici complessi e contribuendo così a decisioni giudiziarie più fondate e giuste.

Essere CTU o CTP rappresenta un’opportunità professionale e civica per il professionista sanitario. Contribuire all’accertamento tecnico in ambito giudiziario richiede serietà, competenza e rigore, ma può anche arricchire il proprio profilo professionale e offrire nuovi sbocchi lavorativi.

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Chi è il CTU e cosa fa

Il Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) è un professionista esperto nominato dal giudice, in ambito civile o penale, per fornire un parere tecnico su questioni complesse.

Anche i professionisti sanitari possono ricoprire questo ruolo, se iscritti agli albi delle professioni sanitarie e all’Albo CTU del tribunale.

Requisiti per diventare CTU:

  • Iscrizione all’Ordine professionale di appartenenza
  • Curriculum professionale dettagliato
  • Esperienza documentata nella propria area di competenza
  • Eventuale partecipazione a corsi o moduli di formazione medico-legale

Come lavora un CTU?

  • È super partes, lavora su incarico del giudice
  • Analizza documentazione sanitaria, esegue valutazioni tecniche
  • Redige relazioni, partecipa ad udienze

Chi è il CTP e cosa fa

Il Consulente Tecnico di Parte (CTP) è un professionista scelto da una delle parti in causa – ad esempio il paziente o la struttura sanitaria – per supportare tecnicamente la propria posizione all’interno di un procedimento.

A differenza del CTU, il CTP ha una funzione di parte e fornisce contributi critici alla relazione del CTU, partecipando anche a incontri peritali e udienze.

Il suo ruolo è cruciale per tutelare le ragioni della parte che rappresenta e per evidenziare elementi tecnici divergenti rispetto alla consulenza ufficiale.

Come fare domanda per diventare CTU

Per diventare CTU è necessario presentare domanda di iscrizione all’Albo CTU del Tribunale di competenza, ad esempio presso il Tribunale di Brindisi.

Tempistiche e modalità:

  • La procedura di iscrizione avviene esclusivamente online, tramite il portale ministeriale: https://alboctuelenchi.giustizia.it/gestione-albi/home
  • I termini di presentazione delle domande sono prestabiliti. Le nuove domande di iscrizione agli albi CTU potranno essere presentate dai professionisti esclusivamente nell’arco di due finestre temporali:
    • tra il 1° marzo e il 30 aprile;
    • tra il 1° settembre e il 31 ottobre di ciascun anno.
  • La domanda va corredata da:
    • Curriculum vitae
    • Titoli professionali
    • Certificato di iscrizione all’Ordine
    • Dichiarazioni sostitutive e modulo di adesione

Di seguito il link del manuale per la procedura di nuova domanda di iscrizione all’albo dei CTU Manuale utente per la presentazione della domanda

Professionisti iscritti come CTU nel Tribunale di Brindisi

Nel Tribunale di Brindisi, tra i professionisti sanitari iscritti come CTU, figura:

  • Dott. Riccardo Paglialunga – TSRM (riccardo.paglialunga@pec.tsrm.org)

L’Ordine TSRM e PSTRP di Brindisi resta a completa disposizione per ogni chiarimento.

Documentazione utile e riferimenti normativi

CTU e PERITI: Analisi del decreto 4 agosto 2023, n. 109 Regolamento concernente l’individuazione di ulteriori categorie dell’albo dei consulenti tecnici di ufficio e dei settori di specializzazione di ciascuna categoria, l’individuazione dei requisiti per l’iscrizione all’albo, nonché la formazione, la tenuta e l’aggiornamento dell’elenco nazionale.

https://www.tsrm-pstrp.org/index.php/nuova-area-del-gruppo-di-lavoro-aspetti-medico-legali-e-giuridici/

https://www.tsrm-pstrp.org/index.php/portale-albo-ctu/

Accordo CSM CNF e FNO TSRM e PSTRP

Circolare 28/2018

FAQ – Domande frequenti

Chi può diventare CTU?

Tutti i professionisti iscritti a un Ordine professionale e con esperienza documentata nel proprio ambito.

Il CTU è pagato?

Sì, l’attività è retribuita secondo le tariffe ministeriali, variabili in base alla complessità dell’incarico.

È obbligatorio avere una formazione legale?

No, ma è consigliato partecipare a corsi specifici per comprendere il linguaggio e la struttura dei procedimenti giudiziari.

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