Educatore Professionale
D.M. 8 OTTOBRE 1998 N. 520
PRIMO CONGRESSO NAZIONALE DEGLI EDUCATORI PROFESSIONALI – CALL FOR ABSTRACT
Il primo congresso nazionale degli Educatori professionali organizzato dalla Commissione di Albo mazionale si terrà a Roma il 12 e 13 aprile 2024 ed avrà come titolo “L’Educazione professionale: ieri, oggi, domani di una professione di aiuto”. Il congresso si pone...
Ennesimo atto di violenza nel reparto di chirurgia vascolare dell’ospedale Perrino di Brindisi
Il presidente ed il consiglio direttivo dell’ordine delle Professioni sanitarie manifesta indignazione per quanto accaduto ed esprime solidarietà verso i colleghi vittime dell’episodio.
Richiesta personale ISAPA srl
EDUCATORE PROFESSIONALE
D.M. 08 OTTOBRE 1998, N. 520
L’Educatore professionale (EP) è il professionista sociale e sanitario che cura il positivo inserimento o reinserimento psicosociale delle persone in difficoltà/fragilità/disagio attraverso interventi educativi- abilitativi-riabilitativi rivolti a singoli, gruppi formali e informali e a comunità. Opera per la promozione della salute o per prevenire comportamenti a rischio o situazioni di disagio. Mission dell’EP: creare le condizioni, anche attraverso il lavoro di rete e di comunità, perché si costruisca una relazione di aiuto, orientata al mantenimento/potenziamento dei più alti livelli di autonomia possibili.
Redige, attua, verifica e valuta progetti educativi e riabilitativi basati su una relazione educativa come spazio di presa in carico della persona nei contesti del quotidiano. Valuta le problematiche delle persone di cui si prende cura e, favorendone l’autodeterminazione e la partecipazione alla vita sociale, opera per l’attivazione/potenziamento delle life skills. Cura i processi di integrazione sociosanitaria e sviluppa reti di welfare sociale e sanitario. Parte integrante di equipe multidisciplinari l’EP attua interventi e realizza servizi volti a risolvere/attenuare/prevenire situazioni di criticità. L’EP svolge attività di studio, ricerca e documentazione, di formazione, aggiornamento e supervisione a studenti, personale di supporto, professionisti sanitari, sociali, del sistema scolastico e della formazione professionale.
L’EP opera in ambito sanitario, sociale, socio sanitario e socio assistenziale. Nei progetti di integrazione, di supporto all’autonomia previsti dalla legge 104/92 o di promozione della salute è presente nella scuola. Nell’ambito delle proprie competenze educative riabilitative, opera nei servizi del Ministero della giustizia. Il profilo professionale e il core competence indicano come target principale dell’EP persone con patologie o in situazioni di disagio/fragilità in tutto l’arco della vita. L’EP opera – in strutture riabilitative, socio educative o socio sanitarie a ciclo residenziale o semiresidenziale (es. Comunità/ case famiglia per minori o per persone con disabilità, Pronte Accoglienze per minori non accompagnati, RSA anziani o disabili, Case rifugio, Comunità mamma bambino, case alloggio per persone in AIDS, comunità terapeutiche e riabilitative, centri per uomini maltrattanti, centri diurni minori, servizi di integrazione scolastica, centri diurni di salute mentale, Alzheimer, per i disturbi del comportamento alimentare); – in servizi di accoglienza e integrazione per migranti forzati o di protezione sociale (es. Centri o Alloggi del Sistema SAI, di Accoglienza Straordinaria, per vittime di tratta lavorativa o della prostituzione) e in quelli di integrazione lavorativa e inclusione (es. SIL, Lotta alla povertà, Reddito di Cittadinanza); – nel sistema ospedaliero (es. reparti di psichiatria o neuropsichiatria infantile); – in servizi territoriali (Dipartimenti di Salute Mentale Adulti e Infanzia e Adolescenza, delle Dipendenze patologiche, Cure Primarie, Laboratori Ausili, Consultori, Unità Multidisciplinari di Valutazione, Distretti sociali o socio-sanitari, Centri Anti Violenza, Educativa domiciliare/territoriale, Spazi Neutri, Servizio Affido/Adozione, Studi Professionali). – in servizi rivolti a minori o adulti sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria (Istituti Penali, USSM, UEPE, ICATT, ICAM, REMS); – in servizi di prossimità (Unità di strada di riduzione del danno, Drop in, housing first, co housing, servizi di accoglienza a bassa soglia, centri di ascolto); – in servizi di promozione della salute e prevenzione delle Aziende sanitarie o degli Enti locali (UdS che operano nei luoghi di aggregazione e del divertimento, centri antifumo, sportelli ascolto nelle scuole, progetti di educazione alla solitarietà, contrasto al bullismo, al GAP e alle dipendenze tecnologiche; – in Università (insegnamenti professionalizzanti, tutoraggio, dottorati di ricerca).
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